CdT - Una stazione moderna, per il futuro del Locarnese

Il prossimo 15 giugno siamo chiamati a esprimere il nostro voto su un progetto fondamentale per il nostro territorio: il nodo intermodale della stazione di Locarno. È un appuntamento che non possiamo sottovalutare. È una scelta che va ben oltre un intervento infrastrutturale: si tratta di decidere se vogliamo restare fermi o fare un passo deciso verso un futuro più connesso, moderno e accessibile.

Oggi la stazione di Locarno Muralto non è all’altezza delle esigenze di una regione viva, turistica e dinamica come la nostra. Mancano collegamenti efficienti tra treni, bus, biciclette e auto. Chi arriva in città – che sia un turista, un pendolare o uno studente – si trova di fronte a una struttura datata e poco funzionale. Il nodo intermodale rappresenta la possibilità concreta di trasformare la stazione in una vera porta d’ingresso al Locarnese, rendendola finalmente un hub di mobilità moderno, comodo, sostenibile.

Dovremmo sapere bene cosa significa perdere i treni dello sviluppo. Lo abbiamo già vissuto con la mancata realizzazione del collegamento autostradale – la cosiddetta Variante 95 – bocciata quasi 20 anni fa. Allora ci fu chi disse che c’erano migliori alternative. Oggi, due decenni dopo, quelle alternative non si sono mai concretizzate. Il risultato? Un Locarnese rimasto penalizzato nei collegamenti e nello sviluppo economico.

Non possiamo permetterci di ripetere lo stesso errore. Non questa volta.

Sostenere il nodo intermodale significa scegliere una visione strategica del nostro territorio che si possa allineare con le altre stazioni già rinnovate in Ticino. Significa favorire una mobilità intelligente, fluida, rispettosa dell’ambiente. Significa rafforzare l’attrattività del Locarnese per residenti, imprese e visitatori.

Il 15 giugno votiamo sì al nodo intermodale Locarno-Muralto. Votiamo sì a una stazione moderna. Votiamo sì al futuro del Locarnese.

 

Michela Ris